Ci sono momenti che un campione non dimentica, anche dopo vent’anni. Francesco Totti, simbolo eterno della Roma e della Nazionale, ha riaperto una delle macchie che hanno segnato la sua carriera: lo sputo a Poulsen durante Euro 2004. In una lunga intervista con Luca Toni per Prime Video, l’ex numero 10 ha raccontato con sincerità e amarezza quei secondi che in quegli anni lo segnarono profondamente.
“Io ancora oggi mi dico: è impossibile che io abbia fatto una cosa del genere. Non lo so che mi è scattato. Se mi sono pentito? Ma sì, e tanto. Rivedo le immagini e dico ‘impossibile che sia stato io’. Ti giuro, mi ha massacrato. L’avevano messo apposta per darmi fastidio, per cercare una mia reazione… Mi pizzicava, mi acciaccava i piedi, e alla fine ho ‘sbroccato’. È un gesto di cui mi vergogno ancora oggi.”
Totti ha poi aggiunto un pensiero che con la maturità di rivela tutta la sua consapevolezza: “Se l’avessero fatto a me, l’avrei rincorso davanti a tutti. È un gesto indegno, brutto. Non lo avrei mai accettato.”
L’ex capitano giallorosso ha ammesso anche la pressione costante che sentiva addosso: “Quando giocavo, la gente mi identificava in modo diverso dagli altri. Avevo responsabilità, ma non paura.”