A volte il cambiamento arriva quando meno te lo aspetti. Celik si sta trasformando in uno dei protagonisti più inattesi della Roma di Gasperini. La metamorfosi del terzino turco non è passata inosservata, come ha sottolineato Stefano Carina ai microfoni di Radio Radio Mattino: “Celik veniva considerato un gregario, adesso si sta rivelando un giocatore fondamentale per Gasperini”.
Il tecnico giallorosso ha saputo ridare alla squadra quella spinta sulle fasce che per anni era stata il marchio di fabbrica delle sue squadre, come dimostra il secondo gol realizzato contro l’Udinese. Un’azione rapida, pulita, nata proprio da quelle corsie laterali che oggi rappresentano uno dei punti di forza del gruppo. “Questa squadra lavora molto e crede in quello che dice il proprio allenatore – ha aggiunto Carina –. La fortuna della Roma, al di là di qualche episodio a favore, è credere nei dettami tecnico-tattici di Gasperini. E questo si vede in campo”.
E poi arriva la provocazione che accende la fantasia dei tifosi: “Ma perché la Roma non va a prendere in prestito Nkunku? Per me è il giocatore perfetto per Gasperini. Lui a sinistra, Zirkzee centrale e cominciamo a divertirci”.
Un’idea suggestiva, che racconta quanto questa Roma sia tornata a ispirare fiducia e curiosità. Perché dietro ogni intuizione di Gasperini c’è un progetto, e dietro ogni giocatore riscoperto come Celik, c’è una squadra che ha finalmente ritrovato la propria identità.