Una foto, venti facce e un messaggio chiarissimo: Mile Svilar è tra i portieri candidati ai The Best FIFA Football Awards™ 2025. L’immagine pubblicata su Instagram da FIFA (rilanciata da Gianni Infantino) mette in fila i top del ruolo – da Alisson a Courtois, da Donnarumma a Neuer, passando per Oblak, Martínez, Diogo Costa, Szczęsny, Sommer, Di Gregorio – e in mezzo a loro c’è il volto del numero 99 della Roma. Per un ragazzo arrivato da “progetto” e diventato garanzia in pochi mesi, è un traguardo che pesa.
Dal progetto alla certezza
Gasperini gli ha consegnato le chiavi della porta e Svilar ha risposto con ciò che un allenatore chiede: affidabilità, letture pulite, zero fronzoli. Le vittorie di Reggio Emilia (0-1 col Sassuolo) e di Glasgow (0-2 ai Rangers), ad esempio, sono due cartoline recenti del suo stato di forma: sicuro sulle uscite, tempi perfetti tra i pali, comunicazione costante con il blocco difensivo (Mancini-Ndicka-Hermoso) che la Roma ha blindato.
Un premio alla continuità
La “nomination” non assegna trofei, ma racconta la percezione internazionale di Svilar: non più promessa, bensì portiere formato dentro una squadra che ha costruito molto del suo slancio sullo strato difensivo. A 26 anni si è preso l’Olimpico senza rumore, con il linguaggio più credibile per un portiere: parare quando conta. Adesso la sfida è una sola: trasformare il riconoscimento in benzina mentale per il prosieguo di Serie A ed Europa League.
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