Atterraggio, saluti e subito testa all’Udinese. La Roma è rientrata nella Capitale dopo il 2-0 di Glasgow firmato Matías Soulé e Lorenzo Pellegrini e prepara la partita di domenica (ore 18, Stadio Olimpico) con un segnale chiaro: niente conferenza della vigilia. Gian Piero Gasperini parlerà soltanto nel post-gara. Una scelta di campo e di testa: meno parole, più lavoro, con l’obiettivo di dare continuità alla spinta ritrovata anche in Europa.
Rientro soft, concentrazione alta
Il viaggio di ritorno non toglie brillantezza al piano: scarico per chi ha giocato di più, seduta piena per il resto del gruppo e focus sui dettagli per la partita Roma-Udinese. L’Olimpico chiede un’altra prova “adulta”: ordine, ritmo e cinismo nei 20 metri finali. Il successo in Scozia ha rimesso benzina emotiva nel motore — ora serve trasformarla in punti in campionato.
La regia silenziosa di Gasp
Nessuna vigilia pubblica: Gasperini sceglie il basso profilo, fedele al mantra “prima il campo”. La gestione del rumore esterno passa dall’intensità delle sessioni e da scelte mirate per valorizzare chi sta meglio. La parola arriverà dopo, a risultato scritto.
Le chiavi contro l’Udinese
Friulani compatti, transizioni veloci e fisicità nei duelli: serviranno linee corte, pressione coordinata sul primo passaggio e attacco dell’area con gli inserimenti dei trequartisti. Dovbyk (o chi guiderà l’attacco) centrale come “boa pulita”, Soulé e Pellegrini chiamati a riproporre i movimenti che hanno sbloccato Ibrox. La sfida Roma-Udinese sarà decisiva per confermare la ripresa.