Quando parla Bryan Cristante, la Roma sente solidità. A dieci giornate dall’inizio, il numero 4 è una certezza: sempre titolare, sempre dentro la partita. E ora, nell’estratto dell’intervista a Il Tempo di oggi, arriva anche il segnale sul futuro: «Voglio restare ancora… la mia volontà è prolungare. Per ora sono concentrato sul campo». Parole semplici, da capitano di fatto.
Con Gasp, un ruolo che si allarga
Gasperini lo ha rialzato dietro la punta nelle ultime uscite, senza perdere la sua natura di equilibratore. Il gesto tattico ha un senso: Cristante “schermo” sul primo passaggio avversario, ma pronto ad abbassarsi accanto a Koné per cucire l’uscita. È la stessa multi-funzione costruita a Bergamo, oggi trapiantata a Trigoria.
«Equilibrio trovato»
«Ho ritrovato il solito Gasperini, carico e con la sua idea di gioco forte… Abbiamo raggiunto un equilibrio con lui, Ranieri e Massara, la strada è quella giusta», dice Bryan. Messaggio interno, prima che esterno: la catena tecnica funziona, lo spogliatoio segue, il campo racconta una Roma che sa vincere anche quando non incanta.
Il rinnovo: volontà dichiarata
Cristante non mette scadenze, mette priorità: prima i punti, poi la penna. Ma il concetto è netto: restare, prolungare, continuare a fare da ponte tra vecchi e nuovi. In una squadra che ambisce alla Champions, blindare chi regge tempi e umori è più di un atto amministrativo: è politica sportiva.