Gian Piero Gasperini e Gianluca Mancini si sono presentati in conferenza stampa a Glasgow alla vigilia della gara di Europa League contro i Rangers.
La domanda che ha aperto il dialogo è stata quella dell’episodio che ha portato al gol del Milan, un momento in cui la spinta offensiva di Mancini si è trasformata in una ripartenza fatale. In molti si aspettavano un rimprovero da parte del tecnico, ma il difensore ha chiarito subito la situazione con equilibrio e sincerità: “Non ne abbiamo parlato, è una situazione che nel gioco del mister si verifica spesso. Ho letto quel momento come ho fatto altre volte e ho provato a spingere. Anche altri compagni fanno lo stesso. Non è che sia capitato molte volte, loro sono stati bravi a sfruttare la ripartenza.”
Del resto parte del rischio comporta un calcio coraggioso e propositivo, quello che Gasperini ha sempre messo in atto.
Quando poi la parola passa proprio al tecnico, attacca con un velo di ironia: “Perché non rimproveriamo Pavlovic che ha fatto gol allora? Ogni tanto ci vuole coraggio. Non possiamo tenere i difensori sempre dietro. Bisogna riconoscere anche la bravura dell’avversario, quella non era una situazione così pericolosa.”
Gasperini non è tipo da cercare alibi: “Questo è il nostro modo di interpretare il gioco. Se i difensori non si muovono mai, diventiamo prevedibili. A volte serve spingersi oltre per cambiare ritmo, per sorprendere.”
E forse la vera forza di questa Roma è data dalla libertà di sbagliare, pur restando fedeli a se stessi.