Nato il 2 novembre 1940. Morto il 2 novembre 2020. Ottant’anni esatti dopo. Anche oggi la Roma ha voluto ricordare Gigi Proietti con un post che più romanista non si può: “Nato e scomparso lo stesso giorno, il 2 novembre. A distanza di 80 anni tra l’una e l’altra data. Anche in questo Gigi Proietti è stato unico. Artista straordinario, romanista vero ❤️💛”. È un modo per dire che certe persone, in questa città, non se ne vanno davvero: restano nei cori, nelle battute, nelle domeniche all’Olimpico.
Romanista vero
Proietti non era solo un gigante del teatro e della tv: era tifoso, dichiarato, presente. La foto scelta dalla Roma – lui in maglia giallorossa, microfono in mano, Olimpico pieno – è il riassunto perfetto di cosa significhi romanismo: metterci la faccia, la voce e pure l’ironia. Roma lo considera ancora uno dei suoi simboli popolari, allo stesso livello di certi capitani.
Un legame che il club custodisce
Che il profilo ufficiale dell’AS Roma lo ricordi ogni 2 novembre dimostra una cosa: la società vuole tenere vivo il filo con la città e con i suoi personaggi. Perché Roma non è solo risultati, è appartenenza. E Proietti, in questo, era uno dei più bravi a raccontarla.
Nato e scomparso lo stesso giorno, il 2 novembre. A distanza di 80 anni tra l’una e l’altra data.
Anche in questo Gigi Proietti è stato unico.
Artista straordinario, romanista vero 💛❤️#ASRoma pic.twitter.com/fGrfvBdnsR
— AS Roma (@OfficialASRoma) November 2, 2025