Sette anni dopo il suo arrivo da Bergamo, la storia tra Bryan Cristante e la Roma rischia di non essere affatto finita: anzi, di allungarsi. Il contratto del centrocampista scade nel 2027, ma nei giorni scorsi – come riportato da più fonti – a Trigoria ci sono stati i primi contatti con l’entourage per impostare un prolungamento. Segnale chiaro: la Roma vuole tenersi stretto uno dei giocatori più affidabili dell’era recente, e Cristante ha tutta l’intenzione di restare al centro del progetto.
Perché la Roma lo rinnova
Con Gasperini è diventato anche capitano, grazie alla scelta del tecnico di assegnare la fascia al giocatore con più presenze in rosa. È un modo per certificare gerarchie semplici e meritocratiche: chi c’è da più tempo, guida. E Cristante c’è dal 2018. È dentro allo spogliatoio, parla con tutti, tiene alta l’intensità in allenamento ed è il primo a fare da “ponte” con i nuovi.
I numeri della stagione
In questo avvio 2025/26 ha già messo insieme 11 presenze tra Serie A ed Europa League, 1 gol e 842 minuti in campo. È rimasto seduto solo contro il Viktoria Plzen in casa, e più per rotazione che per scelta tecnica: per Gasp è il giocatore che dà equilibrio accanto a Manu Koné, quello che si abbassa tra i centrali, che sceglie il tempo della pressione e che tiene “dritta” la squadra quando cala l’energia.
Rinnovo, questione di tempi
L’idea è chiara: evitare di arrivare al 2026 con un titolare che va verso la scadenza, e adeguare un ingaggio che oggi non rispecchia del tutto peso, minutaggio e fascia. Le parti vogliono chiudere: è uno di quei casi in cui non c’è conflitto, solo da trovare la formula.