Numeri alla mano, le rotazioni di Gasperini hanno già un perno: Wesley. Con 587’ è il nuovo con più utilizzato, titolare strutturale per gamba e fase senza palla. Dietro di lui Ferguson (298’), quindi El Aynaoui (183’) e Tsimikas (153’). Più indietro Bailey (66’) e Ziółkowski (63’); non ancora esordiente Ghilardi (0’).
Chi ha già “messo radici”
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Wesley — 587’: ampiezza, pressione alta e copertura sul lato debole. “Evergreen” per principi: corre, spezza e accompagna.
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Ferguson — 298’: minutaggio significativo, alterna da centravanti/seconda punta. Condizione in ripresa dopo la contusione: serve sbloccarsi.
Gli “utili immediati”
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El Aynaoui — 183’: volume, recuperi e pulizia “prima di rifinire”. Utile quando la Roma deve alzare il ritmo tra duelli e seconde palle.
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Tsimikas — 153’: inserimento progressivo a sinistra; spinta e cross, alternativa naturale quando manca Angeliño.
Le rampa di lancio
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Bailey — 66’: post infortunio, minuti mirati. Dà strappo e 1v1: candidato a cambiare inerzia (o a partire nell’XI “veloce”).
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Ziółkowski — 63’: piccoli assaggi convincenti, profilo verticale e coraggioso. Prospetto da far crescere.
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Ghilardi — 0’: l’unico dubbio dei “nuovi” giallorossi, dalla partita amichevole contro il Neom non ha più trovato spazi.
Lettura complessiva: la Roma ha trovato un’ossatura (Wesley + blocco centrale), mentre davanti servono gol e automatismi: qui l’apporto di Bailey/Ferguson può spostare l’ago. Tsimikas aggiunge respiro alla catena sinistra; El Aynaoui tiene alto il livello medio delle prestazioni.