Domani pomeriggio al Mapei (ore 15:00) la Roma si gioca molto più di tre punti: serve una risposta immediata dopo le ultime cadute e, soprattutto, serve profondità nell’ultimo terzo. Da qui la tentazione che a Trigoria sta rimbalzando forte: Leon Bailey dal 1’ al posto di Pellegrini, per affiancare Soulé a supporto di Dybala falso nove e alzare il volume su velocità, 1v1 e aggressione in conduzione. Le probabili indicano Tsimikas titolare a sinistra e la difesa a tre Çelik-Mancini-N’Dicka; l’incastro davanti resta il vero rebus dell’XI.
Perché Bailey dal 1’ ha senso (anche se è una “mossa forte”)
Gasperini ha frenato sullo “strapparlo” subito titolare, ma il profilo di Bailey è quello giusto per accendere Dybala al centro: strappi, cambio passo e minaccia di profondità che obbligano la linea del Sassuolo a scappare, liberando corridoi tra le linee. In più, con Tsimikas alto e Wesley dall’altro lato, la Roma avrebbe ampiezza naturale senza chiedere a Pellegrini extra-corsa sulle corse lunghe. È una scelta di ritmo prima che di gerarchie: puntare su tre giocatori tecnici (Bailey-Dybala-Soulé) che sanno dribblare nello stretto e costruire combinazioni rapide negli ultimi 20 metri.
Gli schieramenti possibili (oggi)
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Scenario “classico” (più citato) — 3-4-2-1: Svilar; Çelik, Mancini, N’Dicka; Wesley, Cristante, Koné, Tsimikas; Soulé, Pellegrini; Dybala.
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Scenario “veloce” (la tentazione) — 3-4-2-1: Svilar; Çelik, Mancini, N’Dicka; Wesley, Cristante, Koné, Tsimikas; Soulé, Bailey; Dybala. (Più gamba, più 1v1, meno riferimenti fissi.)
Intorno, il contesto è chiaro: Sassuolo in 4-3-3 con Muric; Walukiewicz, Idzes, Romagna, Doig; Vranckx, Matic, Thorstvedt; Berardi, Pinamonti, Laurienté. Gara che si decide sui duelli laterali e sulla qualità del primo controllo tra le linee.