C’è un confine sottile tra l’ironia e il mestiere, e l’altro ieri Hernanes l’ha toccato con la punta del piede. Dopo il post partita di Inter-Roma su DAZN — «meno male che ha vinto l’Inter… è meglio che la Roma perda», il richiamo al passato e al gusto per il calcio offensivo — la frase è rimbalzata fuori dallo studio, ha fatto il giro dei social, si è fatta fraintendere e ingrandire. Oggi l’ex centrocampista ha rimesso ordine su Instagram: «Si vede che era una battuta… poco felice. L’Hernanes tifoso ha preso il sopravvento. Nessuna mancanza di rispetto verso tifosi e società: massimo rispetto. Mi dispiace per la battuta».
Il confine tra tifo e mestiere
Nel mezzo c’è tutto: il professionista che da questa stagione parla in chiaro e l’uomo che non cancella la propria biografia. Può succedere di scivolare su una parola, soprattutto a caldo; conta come ci si rialza. Le scuse arrivano senza fronzoli, con il riconoscimento dell’errore e l’assunzione di responsabilità. È il gesto che rimette la palla al centro: chi commenta deve misurare i toni, chi ascolta può pretendere misura.
Resta una lezione semplice, da bordocampo: si può avere un passato, si può avere un’opinione; quando però il microfono è acceso, la forma è sostanza. Oggi Hernanes lo ha detto meglio di ieri. E a volte basta.