
La Roma arriva a Roma-Inter (sabato 18 ottobre, ore 20:45) con il classico after-break: gruppo spezzato tra chi è rimasto a Trigoria e chi ha viaggiato. Gasperini ha chiarito che l’incognita c’è — normale post-sosta — ma ha rimesso il focus su ciò che conta: prestazione e coraggio contro una delle squadre più forti del torneo.
Cosa ha detto Gasp sulla condizione
Parole nette in conferenza: “Come sempre quando c’è la sosta la squadra è divisa in due tronconi… chi è stato via è più difficile da valutare, dopo la sosta c’è sempre un’incognita”. Al contrario, chi è rimasto ha spinto: “Dybala ha fatto due buone settimane, così come Pellegrini”. Tradotto: qualcuno arriverà con più tossine di viaggio, ma la base lavoro c’è.
Nessun alibi: obiettivo prestazione
Il messaggio è competitivo: “Vogliamo fare una partita di livello, coraggiosa e competitiva… è un modo per misurarci”. La chiave, per il tecnico, è alzare la qualità delle prestazioni (i risultati sono già alti), lavorando per avvicinarsi agli organici top. È una dichiarazione di intenti che sposta l’attenzione dall’alibi-sosta all’identità di squadra.
Scelte e nodi dell’XI
Restano da sciogliere i dettagli: sinistra tra Tsimikas/Rensch e, davanti, il dubbio Dovbyk/Ferguson fino alle ultime ore. Con il greco e l’ucraino che sembrano, per ora, leggermente avanti nelle gerarchie.