Roma-Inter, Bergomi a TMW: “Roma rivelazione, Koné top. Scudetto? Ho un’idea ben precisa”

L’ex bandiera nerazzurra a Tuttomercatoweb promuove il lavoro di Gasperini: “Difesa più a uomo, squadra concentrata e concede poco. Cristante dà equilibrio”

Jacopo Mandò -
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Bergomi
Beppe Bergomi durante un intervento TV: l’ex capitano nerazzurro analizza Roma-Inter – Romaforever.it

Alla vigilia di Roma-Inter, la lettura di Beppe Bergomi è un termometro del momento giallorosso. L’ex capitano dell’Inter, intervistato da Tuttomercatoweb, definisce la Roma “la rivelazione” e ne mette a fuoco l’identità: intensità più marcata, marcature più aggressive e una struttura che sta prendendo forma. “Penso di sì, non mi aspettavo di vederla in testa… con Ranieri difendevano di reparto, ora più a uomo”, osserva, sottolineando come “sono concentrati e concedono poco”. In mezzo, la fotografia è nitida: “Koné è straordinario, Cristante dà equilibrio”. Sulla corsa Scudetto, Bergomi tiene alta l’asticella: Inter e Napoli restano le favorite… dentro ci deve stare anche il Milan con Modric e Rabiot. Metto dentro anche la Roma. La Juventus? Un po’ indietro, ma va sempre considerata”.

Roma rivelazione (e perché)

Bergomi individua la chiave nel cambio di registro senza strappi: più uomo su uomo nelle uscite, più attenzione nelle coperture e un blocco che si muove corto. Il riferimento a Koné e Cristante non è casuale: il primo dà gamba e strappo in progresso, il secondo è perno di letture e connessioni. Dentro questa cornice, la Roma si presenta al big match con una consapevolezza nuova, figlia del lavoro settimanale e di una tenuta mentale che ha ridotto gli spazi concessi.

La corsa al titolo secondo lo “Zio”

Il pronostico resta aperto. Bergomi pone Inter e Napoli un gradino sopra, ma non esclude un Milan rinforzato “di personalità” e continua a inserire la Roma nel gruppo che conta. La Juventus, “da tenere sempre in considerazione”, ha bisogno (parole sue) di una “fisionomia precisa”. Una griglia che, a poche ore da Roma-Inter, restituisce due idee: la Roma oggi compete per principio tattico e solidità; il resto lo faranno qualità e continuità nei prossimi mesi.