Alla vigilia di un Roma-Inter che può pesare tanto sulla classifica quanto sul morale delle due squadre, il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, si è raccontato in una lunga intervista in esclusiva al Corriere dello Sport, affrontando temi di mercato e prospettive future.
Inevitabile il riferimento all’ultima sessione estiva, quando i destini di Roma e Inter si erano incrociati intorno al nome di Manu Koné. Il centrocampista francese, oggi pilastro della squadra di Gian Piero Gasperini, era infatti finito nel mirino dei nerazzurri e avrebbe potuto vestire la maglia dell’Inter. Tuttavia, la Roma ha deciso di trattenere il giocatore, convinta del suo valore e della centralità nel progetto tecnico giallorosso. Una scelta che oggi assume ancora più significato, proprio alla vigilia della sfida dell’Olimpico.
Ausilio: “C’è stato un contatto per Koné, poi la Roma ci ha fatto sapere che non se ne faceva nulla”
“Ci abbiamo provato per Lookman convinti che ci avrebbe consentito di cambiare qualcosa, ma l’Atalanta è stata irremovibile. Le crescite di Pio Esposito e Bonny ci hanno permesso di cambiare obiettivo e restare fedeli al 3-5-2. C’è stato così un contatto per Manu Koné. Uno solo? uno, più, che importa. A un certo punto la Roma ci ha fatto sapere che non se ne faceva nulla e ci siamo mossi per Diouf”.
Ausilio: “Mi sarebbe piaciuto lavorare con Gasperini, è un top”
“È stato pochino da noi, ma mi credi se ti dico che mi sarebbe piaciuto lavorare con lui visto quello che ha fatto in seguito? È un top”.