La notizia è ufficiale: Milan–Como si giocherà a Perth (Optus Stadium) a febbraio 2026, quando San Siro sarà indisponibile per la cerimonia d’apertura di Milano–Cortina 2026. L’UEFA ha concesso il via libera “in via eccezionale e con riluttanza”, dopo consultazioni con le parti interessate e mentre la FIFA rivede il proprio quadro regolatorio sui match di campionato all’estero. Nello stesso pacchetto ha autorizzato anche il Villarreal–Barcellona a Miami (20 dicembre). Ma il messaggio è chiaro: “Le partite di campionato dovrebbero essere giocate in casa” e questa scelta non deve fare giurisprudenza.
Il caso nasce dall’emergenza logistica: San Siro non sarà agibile nelle date indicate e la FIGC ha dato l’assenso alla deroga. Perth è stata individuata come sede “neutra”, con calendario e dettagli in via di definizione. L’ottica commerciale è evidente (dalla conquista di nuovi mercati al merchandising), ma l’UEFA ha rimarcato la scarsa simpatia dell’ecosistema europeo per lo “spacchettamento” dei campionati fuori confine.
E la Roma?
Qui si entra nel campo delle conseguenze. La posizione dell’UEFA è netta: eccezione, non regola. Ma l’Italia – come la Spagna – ha appena testato il confine del possibile. Per i tifosi giallorossi la domanda è legittima: potremmo assistere un giorno a un match della Roma “esportato”? Oggi la risposta è “no”, almeno nelle intenzioni dell’UEFA; domani dipenderà da logistica, regolamenti FIFA aggiornati e soprattutto dal peso economico di offerte che arrivano da altri continenti. Il rischio di “normalizzare” la deroga – trasformando l’eccezione in abitudine – è ciò che Ceferin ha voluto scongiurare: “Proteggere l’integrità dei campionati nazionali, ancorandoli al proprio ambiente di casa”.
In sintesi: l’emergenza olimpica sposta una partita di Serie A dall’altra parte del mondo, e il mondo del calcio incassa, brontola e prende nota. Perché l’Australia? Perché lì si trova stadio, vetrina e ricavi. Ma la domanda che resta è tutta italiana: non bastava un neutro nel Paese? Per ora è un unicum. E deve restarlo.