Julio Sergio ricorda il figlio Enzo: “Era un ragazzo incredibile”

L’ex portiere giallorosso è tornato a parlare della prematura scomparsa del suo amato figlio

Jacopo Pagliara -
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Julio Sergio
Julio Sergio (RomaForever.it)

L’ex portiere della Roma, Julio Sergio, che ha difeso i pali giallorossi dal 2006 al 2013, ha recentemente rilasciato una profonda e commovente intervista al sito gianlucadimarzio.com. Nel corso della conversazione, l’ex estremo difensore brasiliano si è lasciato andare a un racconto intimo e doloroso, parlando apertamente della malattia del figlio, venuto a mancare da poco. Con parole cariche di emozione, Julio Sergio ha condiviso la sofferenza e la forza vissute in questo periodo drammatico, ricordando anche quanto il calcio e l’affetto della sua famiglia lo abbiano aiutato ad affrontare una delle prove più difficili della sua vita. Queste sono state le sue parole.

Julio Sergio: “Mi è crollato il mondo addosso”

“‘Papà, mamma, sono stanco, ho bisogno di riposare’. Un giorno Enzo ci ha chiamati. Eravamo lì, davanti a lui. Era debole, stanco. Lottava da anni contro quella malattia. Quando ho sentito quelle parole mi è crollato il mondo addosso. Ero suo padre. Era mio figlio. Ma in quel momento ti rendi conto di cosa significhi amore incondizionato. Da papà avrei voluto che restasse ancora con noi, ma lasciarlo andare era la cosa migliore per lui, era la sua volontà”.

Julio Sergio: “Enzo era un ragazzo incredibile”

Enzo era un ragazzo incredibile. Non ha mai pianto, nonostante da anni non avesse una vita normale. Aveva smesso di svilupparsi fisicamente, non aveva più i capelli dietro alla testa. Non posso immaginare cosa abbia significato tutto questo per lui. È stato capace di crearsi il suo mondo, di trovare una sua forza interiore”. 

Julio Sergio con suo figlio Enzo
Julio Sergio con suo figlio Enzo (foto Instagram)

Julio Sergio: “Abbiamo fatto di tutto”

“Manca, manca tutti i giorni. Abbiamo fatto di tutto per trovare una cura che potesse farlo stare bene. In questi anni ogni mattina mi svegliavo con un senso di angoscia che mi attraversava. Avevo una sola idea in testa: trovare una soluzione. La consapevolezza di aver fatto il possibile dà un po’ di sollievo”.

Julio Sergio: “Mi hanno aiutato i tanti messaggi”

Ad aiutarmi sono stati anche i tanti messaggi di vicinanza, sia di persone comuni che del mondo del calcio. Mi ha fatto piacere sapere che la gente mi rispetti e mi voglia bene per quello che sono. È fondamentale fare del bene, dimostrarlo, esprimerlo”.