Alessandro Nesta, ospite del podcast Passa dal BSMT, ha raccontato un episodio cruciale della sua infanzia che ancora oggi fa sorridere lui e tutta la sua famiglia.
“L’offerta della Roma? È tutto vero, mio padre l’ha rifiutata. Andiamo fieri di questa cosa.” Cresciuto a Cinecittà, in un quartiere a fortissima trazione giallorossa, Nesta ha mosso i primi passi nel calcio giocando nel Cinecittà, una società affiliata alla Roma. Ma qualcosa si mise di traverso: la fede laziale della sua famiglia, incrollabile, anche in mezzo a un territorio ostile.
“Io vengo da una famiglia lazialissima”, ha raccontato l’ex difensore con orgoglio. E proprio quella fedeltà sportiva spinse suo padre a scegliere la strada più difficile: ignorare l’offerta della Roma e portarlo a San Basilio, per un provino con la Lazio. Era solo un bambino, otto anni, e in mezzo a duecento ragazzini vennero scelti solo in due. Uno era lui.
Quel giorno segnò l’inizio di tutto. “Da lì è iniziata la mia storia con la Lazio. Per mio padre e per tutta la mia famiglia era un sogno”, ha detto Nesta, con il sorriso di chi ha visto realizzarsi un destino scritto controvento. Poi l’esordio in Serie A, i trionfi, e il fratello in Curva a cantare per lui.