E’ morto all’età di 69 anni Miguel Angel Russo, allenatore del Boca Juniors. Il tecnico si trovava ricoverato in prognosi riservata da qualche giorno. Purtroppo nella notte è arrivata la tragica notizia: Russo non ce l’ha fatta.
Il ricordo straziante del Boca Juniors
Sul sito ufficiale degli xeneizes campeggia la foto del tecnico, con una scritta da brividi: 1956 e il simbolo dell’infinito, a testimoniare che nulla, nemmeno il tempo, potrà cancellare il ricordo dell’allenatore. Questo poi il lungo comunicato ufficiale postato sul portale ufficiale del club:
“Miguel Ángel Russo lascia il Boca con molto di più dei piacevoli ricordi dei suoi trionfi come direttore tecnico. La forma e i modi rimangono, se si permette di utilizzare una risorsa discorsiva che ha brevettato durante il suo terzo e più breve ciclo al club, per affrontare le sfide, superare i limiti e generare rispetto tra i propri e gli altri. Era appassionato della sua attività, un combattente tenace in tutte le situazioni, un riferimento come giocatore prima e allenatore poi”.
“Fino all’ultimo giorno è stato legato alla sua grande passione di una vita. Il suo assistente Claudio Úbeda, dopo la vittoria per 5-0 contro il Newell’s Old Boys, ha detto che il capo dello staff era a conoscenza di tutto”.
“Questo mercoledì si è appreso della morte di Miguel, all’età di 69 anni, e con più di mezzo secolo legato al calcio professionistico. L’ambiente più vicino piangerà in particolare la sua perdita. Anche questa famiglia allargata che il popolo Xeneize è diventato”.
“Il rapporto di Russo con il Boca è iniziato nel 2007. Ha guidato una squadra brillante che ha piazzato lo stemma di campione per la sesta volta nella Copa Libertadores de América. “Sono decisioni”, ripeteva allora per evitare le polemiche che lo cercavano giorno dopo giorno”.
“Oltre al trofeo continentale, la vendemmia di Miguel includeva promozioni con Lanús, Estudiantes e Central; un Clausura con Vélez Sarsfield; un torneo di finalizzazione con i Millonarios de Bogotá; una Superliga superata al suo ritorno al club nel 2020, la Coppa Maradona e una Coppa di Lega con il Canalla. In Argentina, Cile, Spagna, Messico, Colombia, Perù, Paraguay e Arabia Saudita ha saputo adattarsi a contesti e tempi diversi”.
“Insieme a Bianchi e Lorenzo, Russo fa parte della trilogia di uomini che hanno portato il Boca ai vertici d’America. “Adoro essere su quel podio. Dio è stato generoso con me. E anche la gente di Boca. I tifosi mi hanno sempre mostrato, anche quando ero fuori dal club, mi hanno mostrato molto amore”. Te lo sei guadagnato con lo sforzo, Miguel, dentro e fuori dal campo”.
La dedica della squadra
Nell’ultima partita disputata dal Boca – dove milita anche l’ex Roma Leandro Paredes – i giocatori avevano voluto dedicargli la vittoria maturata sul campo per 5-0 contro il Newell’s. In panchina era andato Claudio Ubeda, vice di Russo. “Speriamo guarisca presto, gli vogliamo bene“, erano state le sue parole al termine della partita. Purtroppo però, come detto, l’epilogo non è stato quello che tutti speravano.