Capolista d’ottobre: perché questa Roma ricorda (e non è) quella del 2013/14

Dopo 6 giornate i giallorossi tornano in vetta come 12 anni fa. Allora finì con la Juve dei 102 punti davanti a tutti: oggi c’è ancora Conte… ma a Napoli.

Jacopo Mandò -
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Totti 13/14
Totti alla guida di una Roma prima dopo 6 giornate: il paragone con oggi – Romaforever.it

Dodici anni fa: lo scenario che fa sognare

La fotografia è nitida: Roma prima dopo 6 turni — non accadeva dal 2013/14. Quella corsa, iniziata a razzo, si chiuse al secondo posto dietro a un’imbattibile Juventus da 102 punti guidata da Antonio Conte (oggi alla guida di un Napoli che condivide la vetta con i giallorossi). Erano altri tempi davvero: Milan e Lazio terminarono addirittura ottava e nona, il Bologna scese in B, e l’Atalanta non somigliava nemmeno lontanamente al cantiere d’élite che sarebbe diventato. Il filo della storia, però, torna a tendersi: Gian Piero Gasperini — l’uomo che ha trasformato Bergamo — adesso siede proprio sulla panchina giallorossa.

Oggi: minimalismo vincente, DNA Gasp

Questa Roma è diversa: pragmatica, corta, feroce nei dettagli. Non segna a raffica, soffre quando serve e porta a casa il necessario. È il minimalismo da primo posto: cinismo, gestione degli episodi, una fase difensiva che regge l’urto e un gruppo che crede. Il parallelo con dodici anni fa accende i brividi, ma non è un oroscopo: è benzina mentale. La lezione è doppia: allora la vetta di settembre non fu un abbaglio, fu il trampolino di una stagione d’altissima classifica; oggi, con Conte ancora sulla scena (ma su un’altra panchina) e Gasperini al volante, la Roma ha l’occasione di mettere mattoni veri sul cammino. La storia non si ripete mai uguale. Ma certe rime calcistiche, a volte, sanno di destino.