Roma, Wesley alza il tono: “Sappiamo cosa ci giochiamo. Siamo qui per fare una bella gara”

L’esterno brasiliano carica l’ambiente nel pre partita di Fiorentina-Roma: fiducia, concentrazione e senso della posta in palio.

Jacopo Mandò -
Tempo di lettura: < 1 minuto
Wesley
Wesley, esterno della Roma, durante il riscaldamento alla vigilia di Fiorentina-Roma: il brasiliano invita alla massima concentrazione per il match del Franchi – Romaforever.it

Firenze porta in dote parole semplici e pesanti. Wesley non gira attorno al punto: «Sappiamo ciò che ci giochiamo: siamo qui per fare una bella gara». Una dichiarazione senza fronzoli, che fotografa lo stato mentale con cui la Roma s’avvicina al Franchi: testa lucida, responsabilità condivisa, zero alibi. Il brasiliano ha parlato nel pre-partita, sottolineando la qualità e l’intensità richieste per una sfida che vale morale e classifica dopo la notte storta in Europa.

Identità e passo da Roma

Da quando è sbarcato a Trigoria, Wesley ha ripetuto un paio di concetti chiave: disponibilità totale al lavoro e ambizione alta. Già nelle prime interviste da giallorosso — tra ispirazioni “alla Cafu e Maicon” e l’obiettivo dichiarato di incidere in Europa — il classe 2003 aveva segnato la rotta: correre, spingere, crescere nella fase difensiva per diventare un esterno completo nel sistema di Gasperini. Oggi, alla prova del Franchi, quelle parole suonano come un promemoria di personalità più che come slogan.  

La vigilia di Firenze

Arriviamo con lo spirito giusto, siamo primi in classifica con 12 punti. Ci sono buone sensazioni“. Il contesto non ammette superficialità: gara tosta, ritmo alto e dettagli che pesano. È qui che l’uscita di Wesley fa la differenza: messaggio interno allo spogliatoio e segnale esterno all’ambiente. Non promesse, ma postura competitiva. Serve gamba sulla corsia, letture pulite e cattiveria sui duelli: il lessico quotidiano di chi vuole prendersi spazio. La partita è anche questo: dichiarare la propria presenza, prima ancora del fischio d’inizio. E oggi, dalle parole ai fatti, il brasiliano s’è messo in prima fila.