Una Roma dalle due facce, stile Dottor Jekyll e mister Hyde, è quella vista fino ad ora in questa prima parte della stagione. Ottime partite e giornate da dimenticare, vedi Torino e Lille. Dal punto di vista del gioco, l’unico punto da recriminare è la fase offensiva.
In attacco né Ferguson né Dovbyk sono riusciti a lasciare un segno concreto. La sensazione è che la squadra, probabilmente ancora condizionata dalla preparazione estiva e dal peso dei carichi atletici, riesca a esprimere ritmo e lucidità soltanto a sprazzi. La soluzione potrebbe però arrivare direttamente da Trigoria, dove Paulo Dybala e Leon Bailey sono sempre più vicini al rientro.
Dybala e Bailey: la soluzione al mal di gol
Il vero nodo per la Roma resta il connubio tra intensità e qualità: sostenere un calcio fatto di ritmo è già complicato, ma abbinarlo al tasso tecnico necessario per fare la differenza lo è ancora di più. La squadra ha dimostrato di poter reggere l’urto ad alti giri ma proprio nei momenti chiave manca spesso la giocata risolutiva.
A pesare è soprattutto l’assenza di Dybala. Come ha sottolineato lo stesso Gasperini, l’argentino riesce a incidere soltanto quando è integro e continuo, condizioni che purtroppo non ha mai garantito in questa prima parte: qualche lampo con Bologna, Pisa e Torino, poi i soliti problemi muscolari.
Nel frattempo la Roma deve trovare soluzioni alternative. Pellegrini non riesce a garantire la velocità di pensiero e di gambe che servirebbe, Soulé ha talento ma gli manca ancora l’esperienza per essere determinante, mentre Bailey, probabilmente l’uomo con più potenziale per alzare il livello tecnico, sarà disponibile soltanto dopo la sosta e, insieme a Dybala sicuramente potrà dare una grossa mano all’attacco giallorosso.