Seconda giornata della fase a campionato dell’Europa League. Di scena allo Stadio Olimpico di Roma si ritrovano la squadra allenata da Gian Piero Gasperini e quella di Bruno Genesio. I giallorossi partono col piede sbagliato e Tsimikas regala subito il vantaggio agli ospiti, cinici nell’approfittarne con Haraldsson. Il turnover di Gasperini non convince (fuori Mancini e Koné) e la squadra fatica. Nella ripresa l’allenatore ci prova con i cambi e il pareggio sembra vicino ad arrivare. Ma prima Dovbyk (due volte), e poi Soulé, si fanno ipnotizzare dal dischetto calciando un rigore – quasi un record – fatto ripetere per ben tre volte dall’arbitro. Il match finisce quindi così: vince il Lille, Roma rimandata.
I voti del match: top e flop della Roma
SVILAR 6,5: Incolpevole sull’1-0 del Lille, abile invece a cancellare il raddoppio a Giroud ad inizio ripresa. Anche sul finale tiene a galla i suoi mettendo i guantoni su un pericoloso contropiede ospite.
CELIK 6,5: Inizio un po’ svagato come il resto della difesa. Poi alza i giri col passare dei minuti e torna sui suoi abituali livelli. Bravo a fine primo tempo a stoppare in scivolata un pericoloso contropiede del Lille. Dei difensori partiti titolari è sicuramente il migliore. C’è il suo zampino sul fallo da rigore causato da Mandi (tocco di mano, ndr). Finisce per diventare il migliore in campo della Roma.
HERMOSO 5,5: Schierato a sorpresa al posto di Mancini si posiziona sul centrosinistra della difesa. Non particolarmente attento stasera con errori – sia in fase di costruzione che nelle coperture – non in linea con quanto fatto vedere in questo avvio di stagione. DAL 54’ MANCINI 5,5: Entra nella confusione generale e prova a metterci la sua esperienza. Ma stasera è un po’ tutto a non quadrare.
NDICKA 5,5: La sensazione è che senza Mancini manchi un po’ di sicurezza nel pacchetto arretrato. Non a caso nella ripresa si ricompone quasi subito la difesa titolare di queste prime partite. Finisce vittima anche lui della serata no della squadra.
TSIMIKAS 5: Pronti-via e la sua partita si macchia con un errore da matita blu. Suo lo stop sbagliato che propizia il gol di Haraldsson. L’errore lo condiziona. DAL 46’ RENSCH 5,5: Giocare su una corsia non sua non lo agevola. Non combina granché.
CRISTANTE 5,5: E’ chiamato a sostituire Koné. Qualche imprecisione che l’Olimpico non manca di sottolineare. E’ proprio il francese a rilevarlo nel secondo tempo. DAL 69’ KONÉ’ 6: La sua assenza dall’inizio si fa sentire eccome. Dà sostanza al centrocampo, poi nel finale di partita va anche vicino al gol con un bel tiro dal limite.
EL AYNAOUI 6: Inizia la partita col piglio giusto, testa alta a cercare di farsi servire dai compagni. Meno bene forse in fase di copertura ma è comunque lui l’uomo più pericoloso nel primo tempo per la Roma. Al 35’ anticipa tutti in area in mischia e soltanto un difensore (Mandi, ndr) gli cancella la gioia del gol sulla linea. Ci prova poi anche da fuori. In generale è tra i più propositivi. Cala un po’ nella ripresa.
WESLEY 5,5: Il brasiliano continua ad essere un po’ troppo impreciso. Al 35’ però pennella l’assist da cui scaturisce la palla gol di El Aynaoui. In generale appare comunque ancora alla ricerca della giusta sinergia coi propri compagni.
SOULE’ 5: Consueto avvio pimpante per l’argentino. Al 14’ spreca alto da una buona mattonella la prima occasione per la Roma della partita su passaggio di Wesley. Per tutto il match prova a rendersi pericoloso con i suoi strappi ma viene costantemente arginato e raddoppiato dagli avversari. Purtroppo sbaglia il rigore dopo i due tiri falliti da Dovbyk e fatti ripetere dall’arbitro.
PELLEGRINI 5,5: Qualche buono spunto in avanti nel primo tempo ma anche lui pecca di precisione. Prova non brillantissima stasera. DAL 54’ EL SHAARAWY: Non entra benissimo.
FERGUSON 5: Si vede poco, praticamente è impalpabile. Non riesce a far salire la squadra e sbaglia quasi tutti gli appoggi. Inconsistente in fase offensiva. Per l’irlandese una preoccupante involuzione. DAL 77’ DOVBYK 5: Si fa ipnotizzare due volte dal dischetto. Incredibile. Al terzo tentativo rinuncia e cede la sfera a Soulé. Il risultato però non cambia.
ALL. GASPERINI 5: Il turnover iniziale non è marcato ma l’assenza di due leader come Mancini e Koné pesa sull’inerzia della partita, quantomeno nella prima fase del match. Nella ripresa cambia Tsimikas con Rensch, poi si affretta a mandare in campo proprio Mancini e in seguito Konè. Appare tardivo invece l’ingresso in campo di Dovbyk al posto di uno spento Ferguson: il cambio alla fine arriva ma anche l’ucraino è in serata no.