Dopo un periodo turbolento, fatto di critiche, Ivan Juric oggi si ritrova di nuovo sotto i riflettori ma stavolta non per giustificare una sconfitta.
L’Atalanta ha cominciato la stagione con due vittorie e tre pareggi. Ai microfoni di DAZN, Juric si è lasciato andare ad alcune riflessioni anche sul suo passato recente che lo ha messo a dura prova. “Per anni ho fatto molto bene, poi una stagione negativa nei risultati ha cambiato tutto”, ha raccontato.
Parla dell’esperienza alla Roma come di una fase complicata e delicata. “A Roma l’ambiente era difficilissimo, sono stato buttato lì da solo”, ha detto, lasciando trasparire il fatto che non sia stato seguito dalla società e dall’ambiente. Sicuramente arrivare dopo l’esonero di De Rossi e raccogliere l’eredità di una bandiera giallorossa e prima ancora di Josè Mourinho che aveva regalato un trofeo europeo ai romanisti, non è stato facile.
Dopo l’esonero alla Roma, Juric si è approcciato con il calcio inglese, vivendo un periodo con il Southampton, culminato con una retrocessione. “La Premier League è qualcosa di meraviglioso”, ha detto, quasi con nostalgia nonostante i risultati.
Oggi con l’Atalanta sembra rinato: “Mi sento rafforzato e migliorato rispetto a due anni fa”, ammette, sottolineando quanto ogni tappa del suo percorso abbia contribuito a renderlo l’allenatore che è oggi. E lo fa con lo stile di chi ha già visto il fondo e sa quanto può essere bello, poi, risalire.
Sulla Roma, ribadisce: “A Roma ho avuto a che fare con ottimi e grandissimi giocatori, come Dybala. L’ambiente era difficilissimo in quel momento per me”, oggi i giallorossi sorridono con Gasperini e l’Atalanta ha trovato un nuovo punto di riferimento: sicuramente è stato meglio così per tutti.