Cobolli: «Bove è parte della mia vita. Roma? Una sola squadra, come la mamma»

Il tennista Flavio Cobolli si racconta: dall’amicizia indissolubile con Edoardo Bove ai riti da tifoso romanista, passando per il sostegno a Gasperini e l’amore per Dybala.

Jacopo Mandò -
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Flavio Cobolli
Flavio Cobolli parla della Roma, del legame con Edoardo Bove e dei riti da tifoso giallorosso all’Olimpico – Romaforever.it

«Edoardo è parte della mia vita»

Flavio Cobolli non ha dubbi: il legame con Edoardo Bove va oltre il calcio e oltre lo sport. «Lui è parte della mia vita, della famiglia, della squadra. Siamo amici da quando eravamo bambini e quello che gli è accaduto è stato terribile», racconta il tennista, ricordando il malore che ha colpito il centrocampista romanista. Un episodio che, spiega Cobolli, «ci ha uniti ancora di più e mi ha fatto maturare. Ho capito quanto sono fortunato a poter fare il mio lavoro, a stare bene».

Fede giallorossa e riti allo stadio

Cobolli, che oggi vive a Monaco, non ha alcuna intenzione di tradire la Roma. «La squadra è una sola, come la mamma. Non si può cambiare», scherza. Non mancano poi i riti da tifoso: la passeggiata con il fratello Guglielmo, la birra a Ponte Duca d’Aosta e il posto rigorosamente in piedi per tutta la partita all’Olimpico. «Sempre in piedi, anche nel primo tempo. Dopo l’intervallo, mio fratello prende altre birre e speriamo di commentare una vittoria».

E sul presente della Roma non ha dubbi: «Siamo partiti piuttosto bene. Sto dalla parte di mister Gasperini, l’ho voluto fortemente, e sostengo lui come Dybala, che resta il mio giocatore preferito».