Verona, Zanetti: “Quando le squadre di Gasperini girano non c’è rivale che tenga”

Queste le parole dell’allenatore dell’Hellas Paolo Zanetti, intervenuto in conferenza stampa prima di Roma-Verona

Jacopo Pagliara -
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Paolo Zanetti
Paolo Zanetti (RomaForever.it)

A due giorni dalla trasferta dell’Olimpico contro la Roma di Gasperini, Paolo Zanetti ha incontrato i giornalisti per la tradizionale conferenza stampa della vigilia. L’allenatore del Verona ha così introdotto la sfida in programma domenica 28 alle ore 15:00, anticipando temi e sensazioni in vista di un match che si preannuncia particolarmente impegnativo per i gialloblù. Queste sono state le sue parole.

Le dichiarazioni di Zanetti in conferenza stampa

Calendario difficile in questo inizio. Che effetto ti fa tornare a Roma dopo il brutto ko con la Lazio? Gagliardini e Valentini ci saranno?

Gagliardini sì, Valentini e Mosquera lavorano ancora a parte e vediamo la prossima settimana. Comunque tornare lì ci è da stimolo, per riscattarci, per rifarci con una grande prestazione. Incontriamo una squadra in grande forma, che infila risultati da molto tempo già dall’anno scorso. Gasperini è uno dei tecnici più bravi, con giocatori in forma che fanno la differenza. Dopo la Juventus abbiamo un’altra sfida di grandissimo livello”.

Qualcuno può tornare utile di quelli visti in Coppa Italia?

“Più di qualcuno, è stato un ottimo test. Non ho grandissimi dubbi sulle scelte. Gagliardini rientra, tanti ragazzi li ho visti crescere, recuperare e stare meglio. Stanno acquisendo una buona condizione atletica”.

L’anno scorso 11 gol subiti contro Gasperini.

“L’anno scorso è stato così, sì. Quando le squadre di Gasperini girano, non c’è rivale che tenga. Le sue squadre diventano rulli compressori. Diventano partite molto difficili se non si dà il massimo e se non si sta bene. Per combattere questi duelli a tutto campo che loro creano. Se non ci si sta dietro diventa un problema. Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato. Se facciamo una grande prestazione come quella vista contro la Juventus, che ha concetti simili al calcio di Gasperini, allora possiamo dire la nostra. Dobbiamo arrivare al top: questo abbiamo imparato dall’anno scorso”.

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini (RomaForever.com)

Offensivamente il Verona cercherà di produrre tanto come nelle ultime?

“Sicuramente, per vincere bisogna fare gol. Bisogna analizzare i tiri che abbiamo fatto nelle ultime due di campionato, 34, perché non sono stati tiri velleitari. Quello che è mancato è stato un pizzico di precisione, perché sono stati tiri veri, azioni costruite. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo, i nostri attaccanti devono calciare come stanno facendo. I nostri attaccanti lavorano con grande fame ogni giorno, vogliono aiutare la squadra. Continuando a lavorare i gol arriveranno“.

Giovane e Orban lavorano sull’intesa?

“Stiamo lavorando molto su questo. In questo momento si può lavorare sulla loro complicità, sul giocare insieme. A volte sono stati un po’ individualisti, la vedo come una cosa positiva perché come ho sempre detto voglio gente con fame. Ho letto che Orban ha detto di voler fare sempre gol, quindi accetto anche che tiri da centrocampo anche perché contagia anche gli altri. Senza palla stanno facendo un grandissimo lavoro. Con la palla secondo me possono crescere molto nel duettare fra di loro“.

Sulla difesa: non si soffre più come l’anno scorso? Cosa è cambiato?

“Sicuramente il lavoro di squadra. Siamo stati, a parte con la Lazio, solidi. La solidità si raggiunge con il lavoro di squadra. Poche squadre si possono permettere l’uno contro uno in campo aperto. Dobbiamo fare tutto assieme, lo stiamo facendo bene sia in attacco che in difesa. Il centrocampo sta lavorando come poche volte ha fatto l’anno scorso. Dietro abbiamo buoni giocatori che stanno crescendo dal punto di vista fisico. Con la Roma sarà uguale, gente come Soulé, Pellegrini e gli altri è pericolosa, salta l’uomo e decide. Abbiamo capito subito quello che serve, la predisposizione della squadra”.

Perché battete il calcio d’inizio in quella maniera?

“La verità è che non l’abbiamo provato. Questa è stata una iniziativa di Orban, fantastica, per dare un messaggio ai compagni. Lo ha inventato Luis Enrique al PSG. Nasce dal messaggio che voleva dare lui ai compagni. Lui è un leader”.

Il Verona corre di più rispetto alle prime giornate della passata stagione, addirittura 12 km confrontando i dati della 3^ giornata. Ci hai puntato nella preparazione, per avere una squadra a tua immagine?

“Sono dati che vediamo anche noi. Parte da lontano, i giocatori si sono presentati molto bene, in ritiro vedevate già una squadra che spingeva. Durante le vacanze, aver dato continuità è stato importante. Con i giocatori che sono rimasti e con quelli che sono arrivati che hanno recepito il messaggio subito da chi c’era già. In questo modo è stato come non aver mai smesso la passata stagione. In linea generale abbiamo accorciato sui tempi per coprire in maniera più veloce le distanze. La squadra si esprime molto bene in velocità sia per caratteristiche che per la condizione in sé che inizia ad essere più omogenea. In questo modo poi in stagione ci sarà spazio per tutti”.

Harroui come sta? E gli altri infortunati come Oyegoke?

Oyegoke ha bisogno di una settimana. Harroui dopo la sosta può rientrare. Chi può rientrare più a breve sono Valentini e Mosquera“.