In 13 a processo, 89 tornano a casa: il punto
Due mesi di carcere, con la prospettiva di una condanna che in futuro potrebbe arrivare fino a cinque anni. È questa la decisione presa ieri dal tribunale di Nizza nei confronti dei 13 ultrà della Roma comparsi davanti al giudice con rito direttissimo dopo i disordini di martedì sera. Per tutti loro l’accusa è pesante: partecipazione a un gruppo organizzato dedito alla violenza volontaria e ad atti di devastazione.
Otto di questi, non sono nuovi a vicende simili e proprio per questo la loro posizione appare particolarmente grave. I legali della difesa avevano chiesto che venisse concessa la possibilità di rientrare in Italia e affrontare lì un eventuale processo, ma la richiesta è stata respinta dal giudice francese. Destino diverso, invece, per gli altri 89 fermati. Per loro nessuna detenzione, ma un provvedimento di interdizione (dalla durata di 6 mesi) che ha permesso il ritorno a casa.