Medhi Benatia, oggi direttore sportivo dell’Olympique Marsiglia ed ex difensore della Roma, ha parlato a cuore aperto con il Corriere dello Sport. Nel suo racconto emergono nostalgie, rimpianti e una passione che non si è spenta nonostante la breve permanenza in giallorosso. È un uomo che guarda al passato senza rancore ma con desideri e verità da restituire.
Roma, colori e odori che restano
“Ci sono posti, tifosi, luoghi ma anche colori e odori che ti restano dentro. Roma è così. Marsiglia è così.” Benatia non nasconde quanto la Capitale l’abbia segnato. L’amore che professava da giocatore rimane tutt’oggi saldo nella sua memoria. Ammette il dolore per un rinnovo promesso e mai concretizzato: “Ci rimasi male quando non mantenne le promesse sul rinnovo, ma conservo stima.”
Ha ricordato anche i suoi rapporti con Sabatini e Massara: frequentava spesso l’ufficio del dirigente, parlava durante le settimane per capire strategie o ambienti. Pur con delusioni, mantiene rispetto e riconoscenza verso quei legami che furono parte del suo percorso.
Il “corto circuito” del mercato e l’amore per Koné
Un altro passaggio sorprendente dell’intervista riguarda Manu Koné: “È un gran bel giocatore, lo volevamo al Marsiglia, ma non ci furono le condizioni.”
Benatia ha poi smentito presunti contatti con De Rossi o Allegri: “Noi avevamo cercato Fonseca… poi virammo su Conceição, e infine su De Zerbi.” Un chiarimento netto per tagliare le voci di mercato.
L’ex giocatore giallorosso parla da chi ha vissuto il calcio su più fronti: da difensore, da uomo che attraversa le transizioni, da dirigente con occhi proiettati al futuro. In quella Roma che lo custodisce, anche in assenza, lui sa che è rimasto un pezzo di casa.