Continua a tenere banco il caso Pisilli. Il tema è il fallo (o presunto tale) commesso dal giocatore al minuto 77 di Nizza Roma su Mendy ieri sera: i giallorossi erano in pieno controllo del match quando per l’appunto il rigore concesso ai padroni di casa – trasformato da Moffi – ha permesso ai francesi di tornare in partita. La moviola però non ha chiarito al 100% l’episodio: il fallo c’era oppure no?
Il rigore segnalato dal guardalinee
Intanto partiamo col dire che l’arbitro non aveva fischiato il fallo. A velocità normale infatti, c’è da dire, sembrava infatti che Pisilli stesse semplicemente proteggendo la palla per farla uscire dal campo. Un contrasto come tanti in pratica, di quelli che spesso si vedono nel corso delle partite. E’ stato però il guardalinee a richiamare l’arbitro il quale, dopo qualche secondo di esitazione, ha indicato il dischetto concedendo il calcio di rigore.
L’ingenuità è di Pisilli: ma i dubbi restano
Sicuramente Pisilli ha sbagliato nel farsi anticipare dall’avversario considerando che il giallorosso partiva in vantaggio. Mendy è stato infatti abile e scaltro nel tagliare la linea di corsa del romanista – a un certo punto cerca anche di prendergli la maglia non riuscendoci – fino a cadere a terra. Dopodiché è impossibile non notare come l’eventuale fallo intanto cominci fuori dall’area, e poi che comunque il giocatore in maglia rossonera strusci i piedi a terra, quasi a volersi preparare al fallo. Ricapitolando quindi: Pisilli ha le sue responsabilità soprattutto per aver letto male l’azione e per aver messo le mani addosso a Mendy quando oramai la sfera stava per uscire. E per di più il pallone perso a centrocampo dal quale scaturisce il tutto è sempre il suo. Ma il penalty resta a nostro avviso comunque un po’ generoso.
Le parole di Gasperini
Ad ogni modo il tecnico giallorosso, nel post-partita, non ha cercato né alibi, né possibili giustificazioni. Per Gasperini infatti l’errore di Pisilli c’è stato, ed è stata un’ingenuità che a questi livelli rischi di pagare cara, questa la sintesi del suo pensiero.