Una Roma che vince il derby e che, secondo Andrea Marinozzi, porta ancora la firma di Claudio Ranieri più che quella di Gian Piero Gasperini. Ospite del podcast di Penguin, il telecronista ha raccontato le sue sensazioni dopo il successo dei giallorossi sulla Lazio, individuando nella forza mentale la vera arma in più della squadra. “La Roma di Ranieri vince sempre, e vince con Pellegrini. Gasperini ha fatto copia e incolla: lo scorso anno la mossa a sorpresa fu lui, e anche stavolta è andata così”, ha ricordato Marinozzi.
Una Roma di testa e di cuore
Per Marinozzi il gruppo giallorosso si sta dimostrando forte soprattutto dal punto di vista caratteriale, guidato da un leader come Gianluca Mancini. La capacità di difendersi nei momenti chiave e di sfruttare gli episodi decisivi, come accaduto nel derby, è un marchio che ricorda più la solidità di Ranieri che il gioco frizzante del Gasperini di Bergamo.
La sfida di Gasperini: unire mentalità e gioco
Il percorso, però, è ancora lungo. Marinozzi sottolinea due limiti attuali: il lavoro sugli esterni, non ancora ben connessi, e l’assenza di un vero interprete creativo alla “Papu Gomez o Lookman” sul lato sinistro, dove Ferguson non ha reso al massimo. “Se Gasperini riuscirà a fondere la forza mentale di oggi con il suo calcio offensivo di sempre – ha concluso – allora l’obiettivo Champions League può diventare concreto”.