
Domani Roma e Lazio scenderanno in campo per una delle sfide più attese dell’anno. Sarà Gasperini contro Sarri, due scuole, due filosofie, due modi opposti di vedere il calcio. Se Sarri porta con sé l’eredità del possesso palla e ritmo alto, Gasperini risponde con aggressività, pressing e mai paura per il rischio. Ma come può concretamente il tecnico dei giallorossi fare la differenza?
Possesso vs pressing verticale
Maurizio Sarri, con la Lazio, ha consolidato un modello basato sul 4-3-3, dominare il gioco tramite il possesso palla, triangolazioni, linee alte e attacchi costruiti dal basso. Quando la Lazio difende, cerca di comprimere il campo, esercitare una pressione controllata sui portatori avversari e far risalire la squadra con regia fluida a centrocampo. Gasperini, al contrario, preferisce una Roma che non aspetta: difesa a tre, esterni di centrocampo che spingono, gioco verticale e transizioni rapide. Pressing alto, occupazione ampia delle fasce e sfruttamento dello spazio in ripartenza sono sue caratteristiche note.
Esperienze passate e possibili scenari vincenti per Roma
Guardando agli scontri recenti, Sarri ha leggermente la meglio nel testa-a-testa: vittorie più frequenti, anche se non schiaccianti. Però Gasperini ha dimostrato in passato che può imporsi: sfruttando gli errori della Lazio quando questa cerca di costruire dal basso, o affaticando i centrocampisti biancocelesti con pressing continuo, soprattutto quando la Lazio ha protagonisti non eccezionalmente fisici.
Un punto tattico su cui Gasperini può insistere è la velocità delle ripartenze: la Lazio, predominando il possesso rischia di lasciare spazi dietro, se il pressing non è perfetto o se le mezzali non coprono. Altro scenario vincente: sovraccaricare le fasce, sfruttando esterni offensivi e terzini con licenza di spinta, in modo da creare superiorità numerica laterale, costringendo Sarri a usare difensori esterni meno offensivi o più statici.
Infine, la gestione della pressione emotiva: il derby è carico, Sarri conosce bene la tensione, ma Gasperini ha spesso mostrato una capacità di rilassare o gestire meglio l’ansia collettiva quando le sue squadre affrontano sfide ardue. Se la Roma riuscisse ad andare al riposo in vantaggio o quantomeno senza subire, la partita può cambiare totalmente.