Gasperini: “Derby? La violenza uccide il calcio. Mi auguro clima sereno e lotta in campo”. Poi la frase su Sarri

Le prime dichiarazioni del tecnico giallorosso a DAZN, in attesa della stracittadina contro la Lazio.

Jacopo Mandò -
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Gasperini a DAZN prima del derby
Gian Piero Gasperini durante un’intervista a DAZN, le sue parole alla vigilia del derby tra Lazio e Roma – Romaforever.it

Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di DAZN in vista del derby della Capitale tra Lazio e Roma, in programma domenica 21 settembre alle ore 12:30 allo Stadio Olimpico. L’allenatore giallorosso ha lanciato un messaggio forte e chiaro contro ogni forma di violenza: “La violenza uccide il calcio. Mi auguro che sia un derby giocato con intensità e passione, ma che la lotta resti solo in campo”. Non è mancato anche un passaggio su Maurizio Sarri, collega e amico, che domenica sarà il suo avversario diretto nella stracittadina.

Campionato equilibrato

“Sarà un campionato difficile, molto più equilibrato dell’anno scorso. Tante squadre si sono rinforzate, anche quelle della parte bassa della classifica, e questo renderà la vita complicata a tutti”, ha spiegato l’allenatore giallorosso, convinto che servirà continuità per crescere passo dopo passo.

Un derby senza violenza

Sul derby, Gasp è stato chiaro: “È una partita a sé, che pesa nelle settimane successive. Mi auguro che sia combattuto, ma che rispetto agli ultimi derby ci sia più serenità fuori, prima e dopo la gara. Che prevalga lo sfottò ma non la violenza, perché uccide il calcio”. Parole che arrivano a pochi giorni da una stracittadina che mette in palio non solo punti pesanti, ma anche orgoglio e identità.

Il Rispetto per Sarri

Infine un passaggio su Sarri e sul lavoro fatto fin qui: “Sarà bello affrontarci di nuovo, lo rispetto molto e so che le sue squadre sono sempre organizzate e con concetti chiari. Mi auguro una partita bella per il pubblico. Con i ragazzi ho trovato subito un buon contatto, adesso tocca costruire risultati e obiettivi strada facendo. È stata una sfida rimettermi in gioco dopo nove anni a Bergamo, ma i principi che mi hanno portato fin qui restano i miei: pressing, intensità e dedizione totale”.