
Michael Konsel, storico numero uno giallorosso di fine anni ’90, torna protagonista con parole che fanno vibrare. In un’intervista al Corriere della Sera, “Er Pantera” ha toccato temi importanti: il derby, la crescita di Mile Svilar, il lavoro di Gasperini. Un mix di emozione e lucidità che racconta quanto la Roma sia parte irriducibile della sua vita.
Il giudizio su Svilar e il ruolo della porta
“È uno dei più forti in Italia. Ha dimostrato già di essere molto completo. Si è capito subito che sarebbe diventato uno dei migliori: la sua qualità si vede” – così Konsel elogia Svilar, non solo per le parate ma anche per l’atteggiamento moderno che il portiere belga porta dentro e fuori dal campo. Per l’ex estremo difensore giallorosso, Svilar non è solo sicurezza tra i pali, ma elemento chiave per la tranquillità difensiva che la Roma prova a costruire partita dopo partita.
Il derby, Gasperini e l’identità che resta
Konsel non nasconde il peso emotivo del derby: “Il derby è importante in tutto il mondo, anche in Austria. Ma quello di Roma è unico … mi faceva venire sempre la pelle d’oca”. Una frase che richiama il passato ma che getta ponti verso il presente: per lui la Roma dovrà “fare di tutto per vincerlo, non sarà facile”.
Sul lavoro di Gian Piero Gasperini, Konsel dice che è “l’uomo giusto”. Un tecnico che ha saputo incidere, anche a Bergamo, con risultati e convinzione. L’austriaco vede in Gasperini il talento per costruire qualcosa di solido, capace di guardare avanti anche dopo le cadute. Per Konsel, Roma non può essere solo attesa: deve essere identità, continuità e ambizione.