Criticità in attacco, il tridente leggero non ha premiato. Gasperini: “È stata una necessità”

Contro il Toro, la Roma ha schierato in attacco un tridente sterile che non ha premiato: ora si lavora sulle criticità, Gasp sui suoi passi?

Andrea Cerasi -
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Dybala in campo con il Toro
Dybala in campo con il Toro – (Romaforever.it)

La partita contro il Torino ha messo in evidenza la criticità del reparto offensivo giallorosso. Poche azioni da gol, tiri poco incisivi, movimenti confusi. Prestazioni sotto tono ma anche scelte poco mirate su chi schierare in campo. E così, oltre ai giocatori, Gasperini è stato travolto dalle critiche, bocciato anche dalle pagelle, dopo gli elogi ricevuti nelle prime due partite di campionato.

Succede, lo sport è anche questo, imprevedibile, e ogni partita è una cosa a sé. La scelta del Mister di scendere in campo senza punta contro il Toro di Baroni ha fatto discutere. Un cambio di modulo che è stato improvviso, a pochi minuti dall’inizio del match. Una scelta che da molti tifosi non è stata capita.

Tridente sterile contro il Torino: nessuna occasione da gol

E così, il tridente Dybala, Soulé ed El Aynaoui non ha dato i risultati sperati. Dopo un primo tempo poco incisivo, con nessuna vera occasione da rete, il tecnico giallorosso è stato costretto a tornare sui suoi passi, facendo entrare Ferguson, la cui estromissione iniziale resta una scelta inspiegabile, e Baldanzi. “È stata una necessità della settimana”, ha affermato Gasperini, “i giocatori sono tornati non nelle condizioni migliori”.

Una scelta mirata ma che non ha premiato

Gasperini ha parlato di scelta mirata, “fatta per non dare punti di riferimento alla difesa a 3”, ma che non ha premiato affatto. Poi, con l’ingresso di Ferguson, i movimenti in avanti sono tornati alla normalità, anche se la Roma non è mai stata pericolosa. Quindi, l’idea di un tridente leggero può essere sostenibile per i giallorossi?

L’allenatore ha motivato la sua scelta, i tifosi hanno compreso le sue idee, ma, come sottolinea il Corriere della Sera, se i risultati sono quelli di domenica, bisogna che il tecnico torni subito sui suoi passi, altrimenti rischia di mandare in fumo l’ottimo inizio di campionato. Inspiegabile anche la sua opinione nei confronti di Dovbyk, prima incoraggiato, considerato un valore aggiunto, poi allontanato: “Non avevo intenzione di farlo entrare, devo ricevere altri messaggi in allenamento per riportarlo in campo”.