Che fine ha fatto Yanga-Mbiwa? Dall’urlo nel derby all’Istres, viaggio di ritorno

L’ex difensore della Roma, eroe del derby 2015, oggi gioca all’Istres in National 2: dopo gli anni al Lione e un lungo stop, è tornato in campo nella periferia di Marsiglia.

Jacopo Mandò -
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Yanga-Mbiwa
L’ex difensore della Roma Mapou Yanga-Mbiwa, eroe del derby 2015, oggi milita nell’Istres in National 2 dopo gli anni al Lione – Romaforever.it

Per molti resterà per sempre il colpo di testa che incendiò il pomeriggio del 25 maggio 2015: Mapou Yanga-Mbiwa segna alla Lazio il 2-1 che vale il secondo posto e un pezzo di storia giallorossa. Poi il trasferimento all’Olympique Lione, anni in chiaroscuro, fino alla scomparsa dai radar. Oggi, a 36 anni, il francese è di nuovo dove tutto è cominciato: nel Sud della Francia, con l’Istres.

Dalla Roma al Lione, quindi il silenzio

Ceduto al Lione nell’agosto 2015, Yanga-Mbiwa parte forte (memorabile una doppietta al Monaco nel 2016), ma tra acciacchi e scelte tecniche scivola ai margini: l’ultima presenza in Ligue 1 risale al novembre 2017. Il contratto scade nel 2020 e lui resta senza squadra, lontano dal grande calcio per anni. È la parentesi più opaca di una carriera che pure aveva toccato vette alte: lo scudetto col Montpellier, la qualificazione in Champions con la Roma, quattro presenze con la Francia.

Istres, ripartenza in quarta serie

La svolta arriva tra 2024 e 2025: Yanga-Mbiwa accetta la chiamata dell’Istres (area provenzale), club di National 2, e ricomincia. Un ritorno raccontato anche dalla stampa locale come una rinascita: dopo “quattro anni” senza calcio vero, Mapou ritrova minuti, partite, routine. Nel database di settore risulta tesserato dall’inverno 2024/25, con presenza stabile in rosa. Non è più l’eroe da copertina, ma un centrale esperto che porta mestiere e letture a un contesto che vive di formazione e territorio. Una parabola coerente con il suo profilo: fisico, leadership silenziosa, gioco semplice. E per i romanisti resta l’immagine di quel colpo di testa sotto la Curva Sud: se oggi volete sapere “dov’è finito”, la risposta è semplice — gioca ancora, lontano dai riflettori, per il puro piacere di stare in campo.