
Dalla memoria al presente: Ciccio Graziani, con la maglia granata e giallorossa nel cuore, guarda alla Roma di Gasperini con occhi severi ed entusiasti allo stesso tempo. Ospite in esclusiva di Romanews, il doppio ex ha tracciato un bilancio dopo le prime due giornate, invitando alla pazienza ma anche al riconoscimento di segnali già evidenti.
Roma che cresce, ma serve conferma
Graziani osserva una Roma “che va in vantaggio e cerca subito il secondo gol”, e apprezza l’intensità difensiva: “Chi perde palla va a recuperarla”. Questi sono i dettagli che, secondo lui, faranno la differenza. L’ex attaccante sottolinea che la squadra appare ancora sotto carico fisico, ma che l’energia mostrata può essere l’anticamera di qualcosa di grande. “Aspettiamo dieci giornate, perlomeno”, dice, giudizio che non è rinvio, ma calibrata attesa.
Fuoriclasse, attaccanti, gerarchie: dove può cambiare tutto
Tra i passaggi più incisivi di Graziani, la netta posizione sul valore di Dybala: per lui, l’argentino resta l’unico elemento in grado di sovvertire equilibri nella fase di costruzione della Roma. Aggiunge parole dure per Dovbyk, “troppo marcabile” e con un piede solo, che “non attende la manovra”. Su Ferguson dice che si danna l’anima, che il gol arriverà presto: deve essere lui l’uomo da 14-15 gol per stare a certi livelli. Numeri e fiducia insieme, per un attacco che, se azzeccato, potrà dare respiro e concretezza alle ambizioni giallorosse.