“Onnipresente“, è forse questo l’aggettivo che più si addice a Manu Koné, ‘tuttocampista’ diventato imprescindibile nelle gerarchie giallorosse e della sua Nazionale. La definizione arriva peraltro dalla Francia, lo stesso paese che si sta interrogando in questi giorni su come sia possibile che Manu giochi ancora nella Roma. E non in un top club europeo. Il problema è che oggi, sollevamento popolare delle anime romaniste a parte, la verità è che la sua valutazione da 40 milioni di euro sul mercato potrebbe essere indispensabile per tenere a posto i conti societari.
Le parole di Ranieri e i timori dei tifosi
Del resto le parole di ieri pronunciate da Claudio Ranieri sono state abbastanza eloquenti. Servirà vendere un pezzo importante della rosa per rientrare nei paletti UEFA dato che la sola qualificazione (eventuale) in Champions potrebbe anche non bastare. Anzi. La cessione “eccellente” ci sarebbe già dovuta essere in estate – ad esempio per arrivare a Sancho – ma alla fine si è preferito trattenere i migliori per dare una solida base tecnica a Gasperini con la quale avviare il suo lavoro.
Il caso Koné
Lo stesso Koné in effetti era stato praticamente venduto a Ferragosto all’Inter prima del dietro-front dovuto proprio alle resistenze del tecnico. E, sullo sfondo, pure in virtù della netta presa di posizione dei tifosi. Oggi i fatti stanno continuando a dare ragione alla Roma, nel senso che il centrocampista rappresenta davvero il faro insostituibile di questa squadra. Ma proprio questo lo rende anche il maggiore indiziato a lasciare Trigoria il prossimo anno.
Il possibile scenario sul mercato
Il motivo è abbastanza intuitivo. Il suo valore di mercato è già raddoppiato, passando dai 18 a cui lo ha preso la Roma lo scorso anno (grazie a De Rossi), agli attuali 40-45 menzionati in apertura. Se la stagione proseguirà così non è da escludere tuttavia un incremento ancora maggiore, magari fino a sfondare il muro dei 50. Il che darebbe modo ai Friedkin di registrare una plusvalenza significativa per la società e mettere a posto in un colpo solo (o quasi) l’intera faccenda dei conti.
Gli altri big della rosa coinvolti
Ovviamente non è scritto da nessuna parte che le cose debbano andare necessariamente così: la Roma potrebbe infatti anche decidere di trattenerlo spostando l’attenzione magari sugli altri big della rosa. Ma chi sarebbe in quel caso i papabili? Secondo Il Corriere dello Sport Ndicka oppure Soulé. Per costi-benefici, in base a come andrà la stagione, la Roma deciderà a quel punto di procedere con il “male minore”…