
In un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, Elio Capradossi – ex difensore della Primavera della Roma e ora protagonista con l’Uganda – ha aperto il suo cuore tra emozioni personali e professionali. Il gol contro il Mozambico nella vittoria per 4-0 è diventato un momento simbolo della sua nuova avventura.
“Questo continente è dentro di me”
Emozionato ma lucido, Capradossi racconta le sue radici e la scelta coraggiosa: “Questo continente è dentro di me, rappresenta le origini di metà della famiglia”. Ugandese di nascita, trasferito in Italia da bambino, ha scelto l’Africa per riscoprire da dove viene e dare un senso profondo alla sua carriera sportiva.
Dalla Roma all’Uganda: tra infortuni e rinascita
Nella sua carriera non sono mancate difficoltà: due infortuni al crociato hanno segnato il suo percorso, insieme a momenti di smarrimento dopo cifre importanti a Spezia, Cagliari e Cittadella. Ma la chiamata di Paul Put, commissario tecnico dell’Uganda, ha acceso la sua voglia di rivincita e orgoglio.
Il primo gol in nazionale e la Coppa d’Africa
Segnare con l’Uganda è stata una delle emozioni più forti della sua carriera: “Da difensore le occasioni sono rare, ma con questa maglia è stato speciale.” Adesso, con la qualificazione ai playoff a un passo e la fase finale della Coppa d’Africa all’orizzonte, Capradossi vede una nuova fase, più matura e orgogliosa della propria identità.