
Reggio Calabria è tornata a sognare. Ieri sera, al Granillo gremito, è andato in scena “Operazione Nostalgia”, raduno di campioni del passato. Tra gli applausi incessanti e le emozioni genuine, è riaffiorata la Roma che fu: Totti smarcò con eleganza Perrotta grazie all’assist di Pizarro. Un gesto che non è solo sfera e rete, ma memoria e identità.
Il triangolo eterno
Al 20′ il trio delle meraviglie si è ricomposto: Pizarro disegnò un lancio creativo, Totti lo trasformò in un passaggio filtrante perfetto, e Perrotta, con un tocco preciso, superò Frey. Un momento di calcio puro, nelle vene del popolo romanista, tra standing ovation e sorrisi commossi. Tra i presenti, anche leggende come Aldair, Candela, Zago e Baggio, accorsi al richiamo della passione più profonda, quella che non teme il tempo.
Calcio e sentimenti
In tempi saturi di logicismo e business, questa serata ha ricordato che il calcio è prima di tutto racconto umano. Totti, del resto, non ha mai solo segnato o fatto assist: ha incarnato un modo di essere Roma. Vedere le sue giocate insieme a Pizarro, e tornare a guardare Perrotta come un eroe di un’identità collettiva, ha restituito l’immagine di un gioco che ha un’anima. Questa nostalgica serata al Granillo non è stata un amarcord sterile, ma una vibrazione con il passato che proietta orgoglio nel presente.