
Gianluca Mancini è l’unico giallorosso a essere stato convocato in Nazionale. Il difensore della Roma ha conquistato la fiducia del nuovo tecnico azzurro Gennaro Gattuso, ed è uno dei giocatori nei quali è riposta la speranza di riportare l’Italia sul tetto del mondo, anche se l’impresa, alla luce degli ultimi disastrosi anni, appare complessa e fitta di incertezze.
Ma Mancini c’è, pronto a proteggere la porta azzurra dall’attacco degli avversari e far ripartire l’azione. Il neo CT Gattuso sta preparando la squadra in vista di due delicatissime sfide, contro Estonia, il prossimo 5 settembre, e contro Israele, il prossimo 8 settembre, due match che potrebbero aprire la strada ai Mondiali del prossimo anno.
Mancini da Coverciano, “Tutto quello che succede è drammatico”
Tra i convocati in difesa troviamo Bastoni, Leoni, Bellanova, Calafiori, Cambiaso, Di Lorenzo, Dimarco, Gatti e Mancini, quest’ultimo escluso da Spalletti e ora tornato in azzurro. Mancini è l’unico giallorosso a essere stato convocato, ed è chiamato, insieme ai suoi compagni, a non fallire nelle imminenti partite valide per la qualificazione ai Mondiali 2026.
A tal proposito, il difensore toscano è stato interrogato proprio in merito alle due prossime partite in Nazionale. “Dobbiamo rispettare la nostra storia e vedere chi c’era prima di noi, dobbiamo sudare tutte le partite. Sarei venuto anche a piedi per la Nazionale”, ha affermato da Coverciano, dove l’Italia è in ritiro.
E poi, Gianluca ha aggiunto qualche parola sulla guerra a Gaza. “Vivo tutto con la tristezza, mi immedesimo nei padri che prendono i loro figli in braccio, ma come ha detto il Mister, dobbiamo fare il nostro lavoro, ci dicono di giocare e noi giochiamo. Da padre e da uomo, tutto quello che succede è drammatico”.