3 settembre 1961, Roma e Inter danno spettacolo all’Olimpico: rigore trasformato e Manfredini in gol

All’Olimpico finisce 2-3 per i nerazzurri: in gol Pestrin e Manfredini, ma resta l’eco di una partita folle e romantica.

Jacopo Mandò -
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Piedone Manfredini
Pedro “Piedone” Manfredini, autore di un gol dal dischetto nella sfida tra Roma e Inter del 1961 – Romaforever.it

Era l’Italia del boom economico, delle automobili in strada e della gente che tornava a riempire gli stadi. Quel giorno all’Olimpico la Roma perse 2-3 contro l’Inter, ma il risultato fu solo un dettaglio.

Manfredini, bomber infinito

Pedro Manfredini firmò il rigore del momentaneo 2-2, confermando la sua fama di “Piedone” instancabile. Accanto a lui Paolo Pestrin alimentava le speranze giallorosse. Ma a illuminare l’immaginario collettivo fu soprattutto la presenza di Luis Suárez, con la maglia dell’Inter: Pallone d’Oro e, di lì a poco, campione d’Europa con la Spagna, un fuoriclasse che, per molti, rappresentava l’essenza del calcio, secondo soltanto ad Alfredo Di Stéfano.

Herrera e Carniglia, due mondi a confronto

Sulla panchina nerazzurra c’era Helenio Herrera, destinato a costruire la Grande Inter. Su quella giallorossa Luis Carniglia, testimone di un calcio più istintivo e meno scientifico. Quella partita fu uno dei simboli di una transizione: il calcio stava cambiando, e lo stava facendo davanti agli occhi di 70 mila persone.