
La situazione di Lorenzo Pellegrini comincia a dare segnali definitivi. In scadenza nel 2026, il capitano giallorosso è distante dai piani di Gian Piero Gasperini — che ha più volte sottolineato l’assenza di margini per il rinnovo contrattuale — e non sembra esserci tempo per trovare un’intesa soddisfacente. La soluzione più plausibile è un’uscita consensuale a gennaio, che consentirebbe alla Roma di incassare un indennizzo invece di perderlo a parametro zero a giugno.
Fuori dal progetto, dentro la cautela
Gasperini aveva già certificato la situazione in conferenza stampa: “Mi sembra che la società non abbia intenzione di rinnovargli il contratto”, rimarcando la volontà, in caso di addio, di renderlo vantaggioso per entrambi. Pellegrini è stato escluso dalle rotazioni, dopo aver recuperato da un infortunio. Senza rinnovo e con l’anno mondiale alle porte, lanciarsi verso una partenza consensuale a gennaio appare l’alternativa più concreta.
Contesto e impatto sul centrocampo
L’indiscrezione del possibile arrivo di Pessina dal Monza prosegue parallela alla situazione del numero 7: segnale inequivocabile del cambio di rotta nel progetto giallorosso adesso focalizzato su giocatori giovani e funzionali al 3‑4‑2-1. Pellegrini, simbolo di continuità, resta inserito nel gruppo per ora, ma il suo futuro sembra sempre più lontano dalla Capitale. La sua permanenza fino a gennaio però appare uno scenario realistico per garantire alla Roma un ritorno economico.