La figura di Gian Piero Gasperini domina la cronaca sportiva romanista di oggi. Irrequieto, indispettito, insoddisfatto, arrabbiato. Queste alcune delle definizioni in cui può capitare di imbattersi quest’oggi. Difficile capire l’esatto stato d’animo del tecnico di Grugliasco ma di base c’è una sorta di sconforto per un mercato che non sta andando secondo i piani. Del resto lo aveva detto lui stesso prima della partita del Bologna: non sempre le cose vanno come uno se le era immaginate. Il problema è però che mancano sempre meno giorni alla chiusura del calciomercato: e la Roma rischia di chiudere i giochi senza aver completato la propria rosa. Altro che rafforzamento.
Zazzaroni: “La Roma si è bloccata il mercato da sola”
Ivan Zazzaroni quindi, nel fotografare il momento che stanno vivendo le due squadre romane (il Direttore del CorSport ha parlato anche della Lazio, ndr), non ha risparmiato critiche all’operato del club giallorosso: “La Roma si è bloccata il mercato da sola“, si legge nel suo editoriale.
Zazzaroni parla di “ostacoli insormontabili che producono ritardi e delusioni intollerabili” per quanto riguarda il lavoro che sta portando avanti Massara. Il giornalista inizia con l’elenco: Fabio Silva sfumato per un milione e mezzo, Sancho saltato dopo innumerevoli tentativi, e poi Echeverri “anche lui sondato, sedotto, e poi passato al Leverkusen“. Dopodiché ci si è messa la sfortuna, con Bailey “infortunatosi al primo tiro in porta“.
Il Direttore del CorSport: “Non vorrei essere in Massara”. E quel retroscena di Gasperini all’Atalanta…
La chiusura è sul rapporto che rischia di incrinarsi subito tra il Direttore Sportivo e lo stesso Gasperini. “Il guaio per Massara è avere un allenatore per nulla morbido quando le cose non vanno come vorrebbe. Lo trovo giusto: i tecnici aziendalisti sono destinati a soccombere”.
I precedenti con l’Atalanta insegnano, compreso un retroscena poco noto alle cronache: “All’Atalanta Gasperini fece fuori Sartori quando questi aveva preso, secondo lui, troppo potere. E ha resistito con D’Amico ma senza parlare di calcio per un anno con Percassi. Non vorrei essere al posto di Ricky”.