Ciccio Cordova, il Capitano dimenticato: “Lazio? La Roma mi diede un ultimatum”

Franco Cordova ricorda gli anni in cui giocava nella Roma, ancora oggi non si perde una partita: “sono e resterò sempre romanista”

Andrea Cerasi -
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ex Roma Franco Cordova
L’ex calciatore della Roma Franco Cordova – (Romaforever.it)

È stato uno centrocampisti più amati, dotato di una classe eccelsa, fenomenale nel dribbling e dalla grande visione di gioco. Franco Cordova rimane impresso nella memoria collettiva, in particolare tra i tifosi giallorossi, dopo aver trascorso tante stagioni in forza alla Roma, tra il 1967 e il 1976, squadra nella quale fu anche capitano. Nonostante il passaggio alla Lazio, per vendicarsi del presidente Gaetano Anzalone, il suo cuore resta giallorosso.

Oggi, Cordova vive una vita serena, con i burrascosi anni giovanili lasciati alle spalle. Ha due figli, uno di 19 anni, che milita tra le fila della Fidelis Andria, e una ragazza di 14 anni, anche lei appassionata di sport. Ripercorre i suoi anni alla Roma, anni pieni di soddisfazioni, ma per certi versi anche complessi, con l’attaccamento alla maglia mai dato per scontato. Cordova ha lottato per essere amato dai tifosi e ha dato tanto al club.

Franco Cordova, il grande ex con il cuore giallorosso, non si perde una partita

Non pensavo al numero di maglia, volevo solo giocare, nemmeno mi andavo a leggere le pagelle. In ogni caso, il 10 resta un numero affascinante, anche se l’ho visto addosso a gente poco adatta”. Cordova, capitano e glorioso numero 10, si congratula con la società per averlo sempre preservato, affidando la maglia a giocatori di talento.

Cordova, detto Ciccio ex capitano della Roma
“Ciccio” Cordova ex capitano della Roma – (Romaforever.it)

Vedo tutte le partite, non ne perdo nessuna, e l’esordio contro il Bologna mi è piaciuto, non era facile”, afferma, aggiungendo che “Ferguson può fare benissimo, è giovane, Koné invece l’avrei preso a botte: non si può sbagliare un gol così!”. Tuttavia, l’ex centrocampista è soddisfatto del lavoro che Gasperini sta facendo con la squadra, anche se vorrebbe un Capitano deciso, che sappia prendere le redini della squadra, proprio come faceva lui negli anni Settanta.

Dalla Roma alla Lazio, Cordova ricorda lo scontro con il presidente Anzalone

Alcuni tifosi potrebbero ancora avercela con lui per essere passato alla rivale Lazio, dopo gli scontri con il presidente Anzalone, ma l’ex sportivo si difende accusando lo stesso Anzalone di avergli dato un ultimatum: “o vai là o la smetti di giocare, mi aveva messo alle corde. Io poi non potevo muovermi da Roma, per non lasciare mia moglie Simona e sua figlia Roberta”.

Cordova, sposato con Simona Marchini, è stato il genero di Alvaro Marchini, presidente Roma dal 1968 al 1971, una posizione che, secondo lui, lo avrebbe sfavorito con l’arrivo di Anzalone in società: “sono stati più i problemi che i vantaggi, anche la stampa non era generosa, né con lui né con me. Solo la Curva Sud mi ha sempre sostenuto”. Tornando al calcio attuale, secondo Cordova le squadre che potrebbe essere le candidate alla vittoria dello Scudetto sono Milan e Juve. Ma avverte: “al di là di tutto, sono e resterò sempre romanista”.