Caso Zalewski, spunta l’accusa: il Codacons deposita un esposto

Il trasferimento di Nicola Zalewski da Milano a Bergamo finisce sotto la lente: l’associazione dei consumatori ipotizza una plusvalenza fittizia e chiede l’intervento della FIGC.

Jacopo Mandò -
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Zalewski-Atalanta: dubbio Codacons sulla plusvalenza – Romaforever.it

L’addio di Nicola Zalewski all’Inter e il suo passaggio all’Atalanta per circa 17 milioni di euro non smettono di far discutere. Secondo quanto riportato da diversi media, il Codacons avrebbe depositato un esposto alla Procura federale per accertare la regolarità dell’operazione. L’ipotesi è quella di una plusvalenza fittizia, ovvero di un’operazione in cui il valore di mercato viene artificiosamente gonfiato per sistemare i bilanci.

Le accuse: cifre gonfiate e comunicato Codacons

Il cuore dell’esposto riguarda la valutazione economica di Zalewski, laterale classe 2002 cresciuto a Roma e poi approdato all’Inter, ceduto ora all’Atalanta. Il trasferimento ha garantito ai nerazzurri una plusvalenza immediata, poiché il cartellino del ragazzo pesava a bilancio quasi zero.
Nel comunicato ufficiale, il Codacons ha sottolineato come «il valore di mercato del calciatore si sia incrementato di circa 18.083 euro per ogni minuto effettivamente giocato», evidenziando quindi un «aumento sproporzionato rispetto al reale utilizzo sportivo». Un passaggio che mette in dubbio la congruità della cifra e che, secondo l’associazione, avrebbe prodotto un «effetto contabile immediato di plusvalenza di circa 10 milioni di euro». Da qui la richiesta alla Procura FIGC di verificare eventuali irregolarità.

Le posizioni dei club e il contesto finanziario

L’Inter difende la correttezza dell’operazione, ribadendo che Zalewski fosse un giocatore di prospettiva e che l’offerta dell’Atalanta fosse in linea con le valutazioni di mercato. Dal canto suo, il club bergamasco vede nell’investimento un colpo mirato a rafforzare la rosa. La vicenda, però, si innesta in un contesto già delicato per il calcio italiano, stretto tra indagini sulle plusvalenze e vincoli di Fair Play Finanziario.
Il caso Zalewski potrebbe così diventare l’ennesimo banco di prova per il sistema dei trasferimenti in Serie A, riportando al centro il tema della trasparenza nei valori di mercato e la necessità di fissare criteri più chiari per evitare il sospetto di operazioni gonfiate.