
A Trigoria si respira un’aria nuova, ma non ovunque ci sia spazio per tutti. Niccolò Pisilli, talento classe 2004, ieri è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti contro il Bologna — un segnale netto del tecnico Gasperini. Ecco perché il club valuta un prestito per garantirgli continuità, senza svendere una delle promesse più interessanti del vivaio.
La soluzione-pallottoliere in campionato
Le testate di oggi — come il Corriere della Sera — raccontano di uno scenario ormai definito: prestito in Serie A, con diverse offerte già arrivate, ma senza alcuna vendita definitiva, forte del rinnovo firmato pochi mesi fa. L’idea è chiara: “lasciamolo maturare lontano, per ritrovarlo pronto al ritorno”.
Talento in affanno, ma con radici giallorosse
Pisilli non è un profilo che si può liquidare: nato e cresciuto a Roma, è rinnovato fino al 2029, segno della fiducia della società. “Il mio sogno con la Roma prosegue”, aveva dichiarato dopo la firma. Il rendimento del 2024/25 racconta di un giocatore già dentro le rotazioni: 28 presenze in Serie A, 2 gol e un assist, più minuti in Europa e Coppa Italia. Tuttavia, la concorrenza — e il possibile arrivo di Matteo Pessina — rischia di comprimere ulteriormente il suo spazio.
Un prestito sembra oggi la soluzione più plausibile. Pisilli può trovare minuti, crescere e aumentare il suo peso tecnico. Da Trigoria lo lasciano andare, ma solo per riaverlo: più maturo, più pronto, ancora giallorosso.