
Domani Gian Piero Gasperini festeggerà la panchina numero 600 in Serie A. Un traguardo che parla di longevità e coerenza, raggiunto passando per esperienze molto diverse, spesso inaugurate da debutti che hanno lasciato un segno.
Dai primi passi al Genoa all’occasione Inter
La prima panchina della sua carriera da professionista è datata 31 agosto 2003: L’Aquila–Crotone 0–2, in Serie C. Tre anni più tardi, il 9 settembre 2006, l’esordio con il Genoa: vittoria 1–2 sul campo del Vicenza, nel torneo cadetto, preludio alla promozione in A. Dopo le ottime stagioni nella massima serie con il Genoa, arriva il debutto con l’Inter. 11 settembre 2011: Palermo–Inter 4–3, una notte pirotecnica che segnò anche l’inizio complicato della sua avventura nerazzurra.
Palermo e la rinascita a Bergamo
Un anno più tardi, il 23 settembre 2012, Gasperini si presentò da tecnico del Palermo: Atalanta–Palermo 1–0, altro esordio amaro. Poi l’approdo a Bergamo, il 21 agosto 2016: Atalanta–Lazio 3–4, partita spettacolare che fece da prologo alla trasformazione della Dea in una delle realtà più brillanti del calcio europeo.
Domani, con la Roma, Gasperini scriverà la pagina numero 600 del suo romanzo in Serie A. Un numero che non è solo statistica, ma la fotografia di un percorso fatto di cadute, risalite e rivoluzioni tattiche.