
Il mercato della Roma resta un cantiere aperto, soprattutto a centrocampo. Se l’attenzione principale si è concentrata sull’operazione Sancho, la dirigenza non ha smesso di valutare profili utili per rinforzare la mediana. Tra questi c’è Matteo Pessina: il capitano del Monza ha aperto alla possibilità di un trasferimento e attende la mossa giusta da parte dei giallorossi.
Pessina, un jolly per il Gasp
Massara lo segue con attenzione perché si tratta di un’occasione: il costo è più contenuto rispetto ad altri obiettivi e il rendimento garantito. Gasperini lo conosce bene dai tempi di Bergamo e ne apprezza la capacità di trasformarsi da incontrista a incursore, di ribaltare il campo in pochi secondi. Pessina è un centrocampista camaleontico, capace di dare equilibrio ma anche di sorprendere con i suoi inserimenti. Non sarebbe un’alternativa a Koné, ma un’aggiunta di spessore: l’idea è che possa arrivare anche a reparto confermato.
Il rebus Koné e i paletti Uefa
La pista che porta a Manu Koné sembra ormai chiusa: il “no” della Roma all’Inter è stato netto. Ma il mercato insegna che gli equilibri possono cambiare in fretta. Se davvero dovesse materializzarsi una cessione intorno ai 50 milioni, allora l’arrivo di un altro mediano diventerebbe obbligatorio, quasi inevitabile. In quel caso non si parlerebbe solo di Pessina, ma anche di Atangana del Reims e di un attaccante in più. La questione è il tempo: le operazioni fatte all’ultimo rischiano di trasformarsi in corse affannose, con la fretta che diventa cattiva consigliera.
Per questo la Roma lavora con cautela: Pessina resta un’opzione viva, indipendentemente da Koné. Perché certe pedine, in uno scacchiere complesso come quello giallorosso, hanno il potere di cambiare la partita anche senza che altre si muovano.