Ce l’ha un consiglio per questa Roma?
“Sì, ma va oltre il campo: torni di più a contatto con la sua gente, con i tifosi. Lo dico con nostalgia ma per tutti i club: prima c’erano rapporti veri, oggi ci si isola un po’”.
La Roma ora è da Champions?
“Dal 2001 sono passati 24 anni. Non so se la tifoseria voglia solamente il quarto posto. Io penso che la Roma abbia bisogno di un trofeo importante. Si gioca per vincere, non per arrivare quarti. La mia generazione ci è andata molto vicina, poi la Roma non ha più raggiunto quelle vette. Prima di morire spero di andare a festeggiare almeno uno scudetto al Circo Massimo. Credo molto nel lavoro e negli investimenti che stanno facendo i Friedkin”.