Soulè vuole essere protagonista: “Con Gasp ogni settimana sempre meglio”

L’esterno argentino intervistato al termine dell’amichevole contro l’Everton in cui ha siglato il gol decisivo.

Melissa Landolina -
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Soulè
Soulè (foto instagram)

La Roma ha superato di misura l’Everton con il punteggio di 1-0, in una sfida che univa due club legati dalla proprietà Friedkin. Decisivo, al minuto settanta, il gol di Matias Soulé, un gesto tecnico semplice ma di enorme peso per il morale della squadra. L’argentino, numero 18 giallorosso, ha saputo sfruttare l’occasione giusta, dimostrando freddezza e lucidità sotto porta.

Nel post-partita, con ancora l’adrenalina del successo addosso, Soulé ha aperto una finestra sulle sue ambizioni. Ha parlato di fiducia, di crescita e della voglia di lasciare un segno in campionato. Le sue parole hanno mostrato un ragazzo che, settimana dopo settimana, sente di poter dare sempre di più. “Provo a dare sempre il meglio, ogni settimana mi sento più in fiducia e spero di fare bene anche in campionato” ha detto, con uno sguardo che tradiva determinazione e consapevolezza.

Uno dei temi centrali è stato il rapporto con Gian Piero Gasperini, un allenatore capace di cambiare il modo di interpretare il ruolo per molti suoi giocatori. “Mi piace il gioco che propone, giochiamo tanto tra le linee e provo a muovermi come chiede il mister” ha raccontato, sottolineando come il tecnico piemontese abbia scelto di accentrarlo rispetto al passato. Questa posizione più vicina alla porta, ha ammesso, potrebbe aiutarlo a trovare più gol rispetto alla stagione precedente.

L’attaccante argentino ha parlato anche del lavoro quotidiano, definendolo intenso e stimolante. “Lavoriamo molto e l’idea del mister è chiara: vuole gli attaccanti più vicini all’area, sempre pronti ad attaccare lo spazio e a giocare in avanti” ha spiegato. Una filosofia che sembra aver acceso in lui un entusiasmo particolare, tanto da considerare questa stagione un’opportunità concreta per superare i numeri realizzativi avuti con il Frosinone.

Soulé non ha nascosto di vedere differenze rispetto alle esperienze precedenti. Con Juric, ha raccontato, c’erano richieste più specifiche in alcuni movimenti, mentre Gasperini gli concede maggiore libertà nella trequarti offensiva. Un margine di espressione che, a suo dire, gli permette di sentirsi più partecipe nella costruzione dell’azione.

C’è stato spazio anche per un pensiero verso i nuovi arrivati. “Vogliamo che si sentano subito parte del gruppo. Ci stiamo conoscendo e ogni settimana va meglio” ha detto, con l’obiettivo comune di iniziare il campionato con il piede giusto, evitando l’avvio complicato dell’anno precedente.

L’impressione, ascoltandolo, è quella di un giocatore consapevole che il talento da solo non basta, e che il salto di qualità passa da lavoro, fiducia e continuità. Il gol all’Everton, pur in un’amichevole, è un segnale di presenza, la conferma di voler essere protagonista e non semplice comprimario. In una Roma che sta ancora modellando il proprio assetto, Matias Soulé vuole ritagliarsi uno spazio sempre più centrale, portando con sé la fame di chi non ha intenzione di accontentarsi.