
Neil El Aynaoui, centrocampista marocchino approdato nella Capitale dopo l’esperienza al Lens. Il suo trasferimento, chiuso per una cifra attorno ai 23 milioni di euro, non aveva destato inizialmente un’attenzione mediatica paragonabile a quella di altri acquisti, ma il campo ha presto ribaltato ogni percezione. Nei primi allenamenti e nelle prime uscite, il suo impatto era apparso graduale, quasi prudente. Poi, come accade ai giocatori dal carattere forte, ha iniziato ad alzare il livello delle prestazioni con una costanza impressionante.
La recente amichevole contro l’Everton non è stata la miglior prova collettiva della Roma in questa fase di preparazione. Le gambe appesantite dai carichi di lavoro, la ricerca di nuove intese tattiche e un gruppo ancora in costruzione hanno reso la partita meno brillante di altre. Eppure, in mezzo a questo contesto, El Aynaoui si è distinto ancora una volta. Nella fase di costruzione del gioco, ha dettato tempi e geometrie con sicurezza, mentre in quella di interdizione ha mostrato grinta e capacità di recuperare palloni preziosi.
Il suo lavoro in mezzo al campo non si è limitato alla quantità. Il marocchino ha dimostrato di saper leggere le situazioni con lucidità, innescando ripartenze rapide e intelligenti, qualità fondamentali per un allenatore come Gasperini, che basa molto del proprio calcio sull’intensità e sulla velocità di esecuzione. Non meno importante è la condizione fisica: El Aynaoui è apparso già tonico e reattivo, un segnale che lascia ben sperare in vista dell’esordio in Serie A contro il Bologna del 23 agosto.
Il calciomercato della Roma resta in pieno fermento. Ricky Massara continua a lavorare per rinforzare la rosa e definire le uscite, ma ogni prestazione convincente di El Aynaoui sembra rafforzare l’idea che questo giocatore possa diventare una delle colonne portanti del nuovo progetto tecnico. Non è un caso che, dietro le quinte, si parli già di lui come di un elemento attorno al quale Gasperini potrebbe costruire gran parte del gioco giallorosso.